La green economy accelera la crescita. La lezione della California


La green economy è un acceleratore di crescita. L’evidenza emerge da un articolo pubblicato su La Stampa che riprende una notizia apparsa su Forbes nel mese di giugno. L’argomento è il club 50×30, quella élite di stati americani che hanno deciso di puntare all’obiettivo del 50% di energia da fonti rinnovabili entro il 2030. Ne fanno parte quattro stati americani: New York, Hawaii, California e Vermont. Al gruppo dei quattro si è ora aggiunto un quinto, il New Jersey, che ha dichiarato un obiettivo ancora più ambizioso: toccare la soglia del 100% di rinnovabili entro il 2050. Ma la vera notizia è che la scelta di campo di questo club di virtuosi ha generato, dal 2009, un prodotto interno lordo superiore a quello realizzato complessivamente dagli Usa.
Nello Stato simbolo, la California, scrive La Stampa, la green-economy ha creato 520.000 posti di lavoro verdi: uno sviluppo così imponente da farla diventare, dopo aver scavalcato il Regno Unito, la quinta economia al mondo. Soltanto Germania, Giappone, Cina e Stati Uniti hanno un Pil superiore. E mentre la crescita economica e la popolazione californiane hanno avuto negli ultimi 25 anni tassi crescenti, le emissioni di CO2 hanno tenuto tassi pro-capite stazionari. Da quando nel 2006 la California, sotto la leadership del governatore Arnold Schwarzenegger, ha approvato un’importante legge sul riscaldamento globale, il Pil pro capite è aumentato di 5 mila dollari, più o meno due volte rispetto alla media nazionale. L’incremento dell’occupazione ha superato del 27% quello della prima economia al mondo, mentre le emissioni pro capite di anidride carbonica sono diminuite del 12%, secondo il Green Innovation Index del think tank Next10. La California è lo Stato che emette meno gas serra negli Usa. Un miglioramento costante abbinato ad una crescente attenzione per l’ambiente e così le abitazioni consumano il 75% in meno di energia rispetto agli anni ’70, nonostante la crescita impetuosa dell’economia californiana abbia registrato un tasso di incremento dell’80%.

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