Global Risks Report WEF: il grande rischio climatico


Eventi climatici estremi (tifoni, ondate di calore, inondazioni), disastri naturali, collasso degli ecosistemi con perdita della biodiversità, incapacità umana di mitigare gli impatti del surriscaldamento globale: i rischi ambientali sono quelli che preoccupano maggiormente. E’ quanto emerso per il secondo anno consecutivo dal Global Risks Report, pubblicato dal World Economic Forum in occasione dello scorso meeting a Davos. Interessante notare com’è cambiata la percezione del rischio negli ultimi dieci anni: nel periodo 2008-2010 l’economia e la geopolitica erano le incognite che dominavano la scena. Al contrario, dal 2011 in poi, i temi ambientali hanno guadagnato le prime posizioni, con un picco di preoccupazione registrato nel biennio 2017-2018. I cambiamenti climatici, in definitiva, stanno modificando le strategie di risk-management nelle grandi aziende e nelle istituzioni pubbliche-private in tutto il mondo. Molte utility energetiche, in particolare, sono consapevoli che in pochi anni potrebbero perdere ingenti profitti a causa delle infrastrutture obsolete e non più remunerative, come le centrali a carbone. Di conseguenza, il cosiddetto “carbon risk”, il rischio finanziario associato all’inquinamento globale e alle emissioni di CO2, sta entrando sempre di più nelle decisioni d’investimento di banche, governi e gestori di fondi.

This post is also available in: Inglese