Plastica: Il crescente inquinamento degli oceani


Secondo uno studio pubblicato dalla fondazione Ellen MacArthur, nel 2050 ci sarà più plastica che pesce negli oceani. Il fenomeno sempre crescente dell’inquinamento oceanico dovuto alla plastica ha iniziato ad allarmare sempre di più i governi e le associazioni ambientaliste, tanto che Lisa Svensson – coordinatrice del programma degli ecosistemi marini e costieri dell’Unep (Programma delle Nazioni Unite per l’ambiente) – ha inserito questo fenomeno tra le “crisi planetarie”. Infatti, tra bottiglie, imballaggi e altri rifiuti, sono oltre 8 milioni le tonnellate di plastica che ogni anno vengono riversati in mare. Per fare fronte a questa situazione di emergenza, molti Paesi hanno iniziato ad elaborare leggi che aboliscano l’utilizzo di imballaggi e prodotti usa e getta composti in gran parte da plastiche. Tra questi c’è anche l’Italia che, successivamente all’abolizione delle buste di plastica nei supermercati, ha esteso questo divieto anche ai sacchetti utilizzati nella vendita al dettaglio di frutta e verdura, sostituiti da omologhi biodegradabili.

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