Plastica: ecco il nuovo studio sull’inquinamento degli oceani


È sempre più allarmante l’emergenza plastica negli oceani, lo dimostra lo studio condotto dall’Alfred Wegener Institute, Helmholtz Center for Polar and Marine Research (Germania), che ha analizzato la presenza di microplastiche nei ghiacci del Mar Glaciale Artico e ha dichiarato che i livelli di inquinamento marino non hanno mai raggiunto concentrazioni così elevante come oggi. I campioni di ghiaccio provenienti da cinque diverse zone sono risultati infatti contenere più di 12 mila particelle di microplastiche per litro di ghiaccio marino che, a loro volta, provengono da sei tipi di materiali: polietilene e polipropilene (usati per imballaggi), vernici (delle navi), nylon (delle reti da pesca), poliestere e acetato di cellulosa (principalmente utilizzato nella produzione di filtri per sigarette). Questi risultati hanno sottolineato anche che più della metà delle particelle di microplastiche intrappolate nel ghiaccio misurano meno di un ventesimo di millimetro e, dunque, possono essere facilmente ingerite da microrganismi come i ciliati o i copepodi, mettendo a rischio la vita marina e, in definitiva, quella degli esseri umani.

This post is also available in: Inglese